Via libera di Enac, Interporto Padova primo in Italia nella sorveglianza dall’alto con i droni

19 Giugno 2025

Interporto Padova e Remotely piloted aircraft systems Academy Cardtech hanno effettuato nei giorni scorsi la prima missione del drone per la videosorveglianza con sistemi ad elevata automazione, dopo aver ottenuto l’Autorizzazione Operativa dalla Direzione Regolazione e Ricerca Mobilità Innovativa dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (ENAC)

E’ stato un percorso impegnativo e complesso perché si tratta della prima autorizzazione del genere rilasciata per la sorveglianza di un’area interportuale in Italia e consente di eseguire le “missioni di volo” sia di giorno che di notte decollando da un “hangar robotico”, con tutto il sistema controllato dai computer e dai monitor installati presso Interporto Padova e sotto la supervisione da remoto di un pilota qualificato.

L’autorizzazione è stata rilasciata secondo le più recenti e stringenti regolamentazioni emesse dall’Agenzia Europea per la Sicurezza del Volo (EASA), dopo aver valutato tutti gli aspetti operativi ed avere assicurato un accesso sicuro allo spazio aereo nell’ambito del quale i droni eseguiranno le operazioni di volo; in accordo all’articolo 18 del Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947, in analogia con il mondo aeronautico, sarà attivato un piano di sorveglianza, basato su audit e ispezioni, da parte dell’ENAC.

L’autorizzazione è qualificata in termini aeronautici come “SPECIFIC BVLOS” e rappresenta un nuovo ed importante paradigma nell’utilizzo “industriale” dei droni aprendo anche la strada ad una serie di sviluppi di automazione in svariate applicazioni, a partire dalla sorveglianza per giungere al monitoraggio anche automatico di infrastrutture, di linee aeree e molte altre nuove applicazioni.

Il drone decolla autonomamente da un apposito “hangar” che ha la duplice funzione di protezione e stazione di ricarica, posizionato sul tetto della sede di Interporto Padova e compie la sua missione di controllo e sorveglianza dell’area del Terminal Intermodale. Nel caso i suoi sensori rilevino un’anomalia (persone in aree interdette o principi di incendio per fare un esempio) trasmette un allarme al pilota nella control room, che a quel punto prende il controllo manuale della missione e approfondisce anche col drone stesso le ragioni dell’alert ricevuto.

Il progetto “Sicurezza” che riguarda nello specifico la sorveglianza e il controllo dell’area del terminal di Interporto Padova con una superficie di circa 350 mila mq è solo il primo previsto dalla partnership tra Interporto e Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech: in futuro potranno essere sviluppati “vertiporti merci”, cioè aeroporti dedicati esclusivamente al decollo e atterraggio dei droni; la caratteristica principale dei vertiporti consiste nelle dimensioni particolarmente contenute, con grandi vantaggi rispetto ai classici aeroporti in termini di impatto ambientale, costi, velocità delle operazioni e flessibilità di collocazione.

Un ulteriore sviluppo prevede la realizzazione di “payload intelligenti”, cioè dei contenitori delle merci che applicati ai droni saranno in grado di svolgere una importante serie di funzioni telematiche. L’utilizzo dei droni per il trasporto merci, oggi ancora agli albori, rappresenterà un importante passo avanti verso una logistica più “green” e sostenibile, ma già oggi si possono realizzare progetti di grande rilevanza per il trasporto di merci leggere con peso da 10 a 15 chilogrammi.

Il direttore generale di Interporto Padova Roberto Tosetto commenta: “Siamo molto soddisfatti del traguardo raggiunto che conferma la capacità di innovazione di Interporto Padova nel complesso e multiforme mondo della logistica.   E’ un importante passo per noi, ma è anche un evento importante per tutta la comunità logistica, che da oggi dispone di un nuovo strumento flessibile per la sorveglianza, e per lo sviluppo commerciale dei servizi con i droni.   E’ infatti particolarmente importante il fatto che non si è trattato solo di uno sviluppo tecnologico significativo, ma anche della definizione con ENAC di una normativa apposita che prima non esisteva e che oggi permette di replicare questo tipo applicazioni in altri ambiti.

Claudio Canella, Amministratore della Remotely Piloted Aircraft Systems Academy, vicepresidente dell’Associazione Italiana Droni e membro del tavolo tecnico ENAC sottolinea: E’ un risultato di particolare soddisfazione ed importanza: ottenere una autorizzazione operativa di tale livello in un ambito di grande innovazione testimonia competenza capacità organizzative e di collaborazione con stakeholder quali Interporto Padova ed ENAC.